作詞 : Filippo Leonzi
作曲 : Filippo Leonzi
Sto sul divano tutto rotto
matto corro dal cappellaio
sdraio le mie serpi e le mie pare,
riparto da ste pozzanghere
e volo volo volo
volo a vedere gli alberi dall’alto
basta solo aver paura
ed ora che son qui davanti a te
ho smesso di parlare
Del mio male
navigo sulla strada
rinchiuso nella mia masada
rinchiuso nella mia
la radio va a scatti
tremano i nervi dei gatti
tu il cuore mi imbratti
e poi m’abbracci
Divano rosso
Cantina aperta
Federico che pensa
Respiri troppo troppo veloci
dentro me un traffico di voci
ed io folle, canto, mi perdo
mi arrendo al vento freddo, al vento freddo
sulla via c’è un gatto bianco
con un’anima sola affianco
che lo accompagna da 4 vite
2 giorni fuori casa e qualche lite
e voglio fuggire da questa idea
scappare dalla mia Medea
come Giasone nel mare
tra nuvole di voci, naufragare
E naufragare
Divano rosso
Cantina aperta
Federico che pensa
Complimenti che bel mondo che abbiamo tirato su
Come un palloncino bucato, attirato dal blu
è un concetto complesso fenomenale
guarda, stanno ancora lavorando sulla statale
rinchiudendo il mare,
raccogliendo consensi
deviare e drogare le genti
Io canto del mio disincanto
Canto del mio disincanto
canto del mio disincanto
e allora canto
Divano rosso
Cantina aperta
Federico che pensa
Che merda